TÍTULO |
REDACTOR |
PUBLICACIÓN |
PLATAFORMA |
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Cris Tales
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20/07/2021 |
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85 |
Cris Tales è un inno d'amore ai JRPG, ma è anche una ventata d'aria fresca ricca di numerosi spunti interessanti. Cris Tales non inventa nulla di nuovo, ma sfrutta i pilastri di un genere innovando nei punti giusti con il sapiente uso degli escamotage temporali. Soffre dei congeniti problemi di un JRPG d'altri tempi ma riesce a creare numerosi spunti ricchi di originalità. A partire dalla scelta di basarsi sulle cultura colombiana a 360 gradi, dalla bellezza architettonica alla vivacità dei dipinti, passando per le difficoltà sociali e le condizioni economiche anche attraverso le contrastanti scelte politiche. Che sia la direzione artistica o uno spunto narrativo, Cris Tales non è superficiale né approssimativo ma trova sempre un modo delicato di raccontare una storia.
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Vengeful Guardian: Moonrider
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Simone Tagliaferri
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11/01/2023 |
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85 |
Vengeful Guardian: Moonrider è il frutto più maturo di uno studio di sviluppo che non smette di stupire per la capacità che ha di guardare ai videogiochi classici, individuandone i punti di forza così da replicarli in modo perfetto, pur rimaneggiandoli per ottenere un risultato ogni volta unico. Il paradosso è che proprio il suo più grande punto di forza è la sua maggiore debolezza, perché Vengeful Guardian: Moonrider sembra disinteressato a parlare a un pubblico moderno, mirando esclusivamente a coloro che sono in grado di comprendere e apprezzare le sue numerose fonti. Bello e scontroso allo stesso tempo, quasi spietato nel suo non voler scendere a compromessi.
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Greak: Memories of Azur
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13/08/2021 |
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82 |
Greak: Memories of Azur è un'avventura deliziosa, la quale attinge a piene mani da tanti stili di gioco e generi differenti. C'è un po' di metroidvania, molto platform, quasi sempre azione, e non mancano enigmi ambientali, dai più semplici e intuitivi ad altri discretamente complessi. L'elemento originale della produzione consiste nell'utilizzo di una squadra di tre personaggi principali, ognuno dotato di poteri specifici: il giocatore deve tenere conto di tutti e tre nello stesso momento per poter avanzare nei dungeon e sconfiggere il boss di turno. A tutto ciò si unisce una direzione artistica deliziosa, tempi di caricamento inesistenti su PlayStation 5, e un utilizzo non perfetto ma funzionale del DualSense. Greak: Memories of Azur è quel gioco al quale il vostro cuore, entusiasta, vorrebbe subito assegnare un 9; ma è la mente che deve insindacabilmente intuirne e rilevarne anche i difetti. I quali, comunque, non gli impediscono di portare a casa un otto pieno, e anche qualcosa in più.
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FOBIA - St. Dinfna Hotel
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Simone Pettine
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16/07/2022 |
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80 |
Fobia - St. Dinfna Hotel è un survival horror valido e interessante, dalla trama accattivante, dagli enigmi riusciti e appaganti, dalla progressione non lineare ma ben calibrata. Persino il comparto tecnico su PlayStation 5 si è dimostrato perfettamente solido, a parte qualche incertezza grafica nelle breve sequenze che si svolgono al di fuori della struttura alberghiera. In sé la promozione è doverosa, così come è consigliato l'acquisto, perché Fobia ha convinto chi scrive molto più dei recenti MADiSON e Visage. I "problemi" principali sono due, o forse soltanto uno, perché in fondo il primo potrebbe non costituire affatto un ostacolo per chi legge. In primis, Fobia è davvero un survival horror derivativo: echi e calchi diretti da Resident Evil, Outlast e chissà quanti altri horror sono evidenti in ogni dove. In secondo luogo, il sistema di combattimento dovrebbe essere drasticamente rivisto, poiché il tutto risulta un po' legnoso e privo di senso; basti pensare alle creature che attaccano soltanto se ci si ritrova a un palmo dal loro naso, o da qualsiasi organo olfattivo abbiano al suo posto. Ma per tutto il resto, Fobia - St. Dinfna Hotel convince, e vi invitiamo a dargli una possibilità.
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Horizon Chase 2
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Tommaso Pugliese
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19/09/2022 |
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80 |
Horizon Chase 2 è un racer arcade velocissimo, colorato, vivace e divertente pur nella sua assoluta semplicità. Non è un caso che il riferimento principale della serie sia il classico Out Run, ma il titolo di Aquiris Game Studio riesce a esprimere il proprio carattere e conquista subito grazie all'immediatezza delle meccaniche, che tuttavia rendono al meglio utilizzando un controller Bluetooth anziché i comandi touch, privi di regolazioni. La formula appare fondamentalmente invariata, ma tutto ciò che la circonda risulta arricchito, migliorato e potenziato: esattamente ciò che ci si aspetta da un sequel.
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Clash: Artifacts of Chaos
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Simone Tagliaferri
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29/03/2023 |
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80 |
Clash: Artifacts of Chaos è il classico gioco di ACE Team: stilisticamente splendido, chiede al giocatore di accettare le sue dinamiche peculiari per poterlo apprezzare davvero. Nonostante sulla carta sia un action 3D con elementi GDR abbastanza classico, conviene valutare attentamente la sua filosofia prima di decidere se affrontare o meno l'avventura in compagnia di Pseudo e il Ragazzo. A noi è piaciuto, anche molto, ma siamo coscienti che qualcuno potrebbe trovare indigeste alcune scelte mirate a dare al giocatore una maggiore responsabilità e autonomia, decisamente amene di questi tempi.
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Dicefolk
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Nicola Armondi
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23/02/2024 |
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80 |
Dicefolk è un roguelite che dà il potere sulla casualità. Lanciamo i dadi, analizziamo le mosse a disposizione e scegliamo cosa farà non solo la nostra squadra, ma anche quella avversaria. Giocando da entrambi i lati della barricata possiamo creare strategie più elaborate e divertenti da mettere in campo, limitando il più possibile l'incidere del fato sulle nostre azioni. Grazie a una campagna principale non complessa e una modalità aggiuntiva che aumenta il tasso di difficoltà, Dicefolk risulta adeguato sia per chi vuole essere messo alla prova, ma anche per chi invece preferisce non giocare decine di ore senza ottenere una singola vittoria (parliamo di te Slay the Spire). Il design delle creature non è molto originale e, come spesso accade, la trama è più un contorno, ma in ogni caso non possiamo non consigliare Dicefolk agli amanti del genere.
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MADiSON
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Simone Tagliaferri
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15/07/2022 |
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78 |
MADiSON è un buon titolo horror, soprattutto grazie ai suoi enigmi mai banali, che richiamano quelli delle avventure grafiche classiche, più che dei titoli all'Amnesia. Quindi aspettatevi di dover ragionare un po' sul da farsi e di dover risolvere degli enigmi che richiedono un bel po' di pensiero laterale, oltre che di capacità di osservazione. Peccato per i problemi elencati nella recensione, che non gli consentono di raggiungere l'eccellenza cui avrebbe potuto ambire.
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Slipstream
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Tommaso Pugliese
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13/04/2022 |
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75 |
Slipstream è un piacevole omaggio alla serie Out Run, agli arcade SEGA della seconda metà degli anni '80 in generale e alle derapate di Initial D. Pressoché perfetto da giocare in portabilità su Nintendo Switch con indosso un paio di cuffie, per godere appieno della sua accattivante colonna sonora, il racer di ansdor è immediato ma non banale e offre una discreta quantità di contenuti, specie in relazione a un prezzo di appena 8,99€. Certo, non tutti gli aspetti dell'esperienza convincono appieno, i cambi di direzione improvvisi tendono a fare una frustrante cilecca e la grafica si muove fra alti e bassi, ma se amate il genere questo gioco potrebbe sorprendervi.
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Storyteller
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Christian Colli
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26/03/2023 |
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75 |
Se avete atteso per quasi dieci anni il titoletto sviluppato da Daniel Benmergui, allora potreste restare un po' delusi nell'esaurirlo nel giro di un paio d'ore: Storyteller è un gioco brevissimo, anche se ovviamente dipende anche dalla vostra bravura, ma è proposto a un prezzo tutto sommato contenuto ed è uno degli indie più originali sulla piazza. Funziona, soprattutto in compagnia, ma l'idea merita qualche limatura e sicuramente un seguito che possa esprimerne ancora meglio le grandi potenzialità.
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Roots of Pacha
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Giulia Martino
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24/04/2023 |
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75 |
Roots of Pacha è stato costruito con abilità e dedizione da un piccolo team e merita tutta la vostra attenzione: lontano dall'essere un clone di Stardew Valley, propone un'avventura ricca di contenuti e piena di cuore, nel segno della collaborazione e del progresso. Al netto di alcune problematiche tecniche e considerando che, molto spesso, i simulatori di vita agreste "crescono" col tempo anche grazie al riscontro della community dei videogiocatori (è stato proprio il caso del capolavoro di Eric Barone), siamo rimasti stupiti dall'altissima qualità di quanto proposto da Soda Den, nonostante la ripetitività di alcuni minigiochi e un "gancio" non efficacissimo per le sezioni di esplorazione delle caverne. Roots of Pacha è sicuramente un prodotto da tenere nel vostro radar se siete appassionati del genere, e grazie agli ottimi tutorial può essere un'ottima esperienza per approcciarsi ai simulatori di fattoria.
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Deathbound
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Richardo Lichene
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07/08/2024 |
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75 |
Deathbound è, nel suo complesso, un'esperienza che trova la sua identità nel sistema multi-personaggio che incoraggia un combattimento estremamente dinamico e una selezione dell'equipaggiamento e dei guerrieri oculata, ma piena di possibilità. Le sviste a livello tecnico (compresi alcuni crash all'interno del menù di selezione dei consumabili) sono sistemabili con un po' di lavoro e non vanno a intaccare troppo l'esperienza complessiva. La storia, non originalissima, riesce a catturare l'attenzione ma sono il design e l'esplorazione dei livelli, relativamente piccoli e pieni di collegamenti da scoprire, a tenere alta la tensione e la curiosità. Chi fosse alla ricerca di un modo nuovo e originale di vivere l'esperienza soulslike, troverà in Deathbound un piacevole compagno di avventure.
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No Place for Bravery
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Simone Pettine
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03/10/2022 |
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70 |
No Place for Bravery è un titolo ambizioso: cerca di proporre tematiche profonde, attinte tra l'altro direttamente dalla vita privata degli sviluppatori, all'interno di un mondo angosciante, nel quale il protagonista è costantemente spinto ad interrogarsi sul senso della fine; attinge a piene mani tutte le meccaniche utili da titoli quali God of War, i vari Souls e The Legend of Zelda; si propone infine come action-RPG (ma è anche più di questo) in due dimensioni, arricchito da una splendida pixel art e da una colonna sonora sinceramente memorabile. Direzione artistica a parte, tuttavia, si fa presto a dimenticare No Place for Bravery, in virtù di un gameplay tanto vario e tecnico quanto poco profondo, di una narrazione suggestiva ma breve e priva di grandi guizzi creativi, e anche di qualche problemino di ottimizzazione. Non parliamo di un brutto videogioco, ma di un prodotto complessivamente appena più che discreto, il quale avrebbe dovuto forse limitarsi a pochi spunti, insistendovi però convintamente. Potrebbe comunque convincervi: del resto, una possibilità non la si nega a nessuno.
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Nickelodeon Kart Racers 3: Slime Speedway
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Nicola Armondi
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02/11/2022 |
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70 |
Nickelodeon Kart Racer 3 Slime Speedway è un gioco di kart che copia le fondamenta del genere, propone tanti personaggi e una buona quantità di percorsi e modalità per riempire senza troppo clamore molte ore del vostro tempo. Non è un brutto gioco, ma non è nemmeno un'opera di alto livello. I giocatori più giovani che amano i cartoni di Nickelodeon potrebbero apprezzarlo come regalo, anche supponiamo che molti preferiscano aspettare di trovarlo in sconto.
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ProtoCorgi
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Tommaso Pugliese
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01/07/2023 |
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70 |
ProtoCorgi parte da un'idea molto carina e la mette in pratica in maniera interessante, ma il risultato finale appare riuscito solo a metà. Se infatti l'approccio vagamente roguelite per ovviare al problema della durata della campagna può avere senso, le soluzioni individuate dagli sviluppatori per quanto concerne la rilevazione delle collisioni e il posizionamento dei nemici, il tutto nell'ottica di un'impostazione bullet hell, non ci hanno convinto. Certo, a un prezzo così basso uno sparatutto a scorrimento con protagonista un corgi andrebbe provato per principio.
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9 Years of Shadows
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Nicola Armondi
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20/04/2023 |
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65 |
9 Years of Shadow non è un vero e proprio metroidvania e non bisogna approcciarlo come tale. Si tratta di un gioco d'azione a scorrimento che per la maggior parte del tempo è alquanto lineare e non ha poi molti contenuti, visto che in meno di dieci ore si può ottenere il 100%. Il sistema di combo è molto semplice, con poche mosse a disposizione e gli attacchi dalla distanza sono fin troppo potenti. Il fulcro è il platform, che diventa molto più vario man mano che si ottengono nuovi, senza risultare mai troppo complesso. Se siete fan del genere potreste dargli una chance, appena lo trovate in una fascia di prezzo che ritenete adeguata, ma non aspettatevi che sia il vostro nuovo punto di riferimento in termini di qualità.
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G.I. Joe: Operation Blackout
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17/10/2020 |
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50 |
G.I. Joe: Operazione Blackout è una semplice operazione commerciale per spingere un marchio, nulla di più e nulla di meno. Ci troviamo per le mani un prodotto realizzato per fare cassa sugli appassionati e che non mette in mostra alcuna buona idea originale. Il multiplayer solo in locale poi, è la ciliegina sulla torta di un progetto che non trova alcun senso nel mercato attuale, se non quello di far giocare un pubblico decisamente giovane ad uno sparatutto in terza persona, senza ricordarsi però che là fuori i giocatori anche più freschi sono ormai abituati a qualità visive e tecniche di ben altro spessore.
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